Eccoci qua per un nuovo appuntamento. Confesso che sarei molto tentato di riproporvi uno degli autori di cui abbiamo già parlato e che spero abbiate letto però non vi dico chi (indovinate). Il gioco questa volta è stare in equilibrio … parto da una lettura apparentemente facile : Rebecca Solnit “Storia del Camminare” (Ponte delle Grazie). Mi direte “ ma che c’entra il camminare?” Bhe camminare è una costante azione di perdita e recupero di equilibrio, ci si muove proprio per questo: si gioca con l’equilibrio e il camminare è un atto squisitamente politico, si attraversano spazi e tempi, si incontrano altri squilibrati equilibranti, insomma ci sono idee originali su cui confrontarsi, credetemi è un libro ricco di suggestioni e che sorprende (e non mi preoccupo di alcune tesi su cui dissento, se non che noia).
Il secondo è un libro è un saggio che, a mio modo di vedere, si espone fortemente al rischio dello squilibrio, ma che fortunatamente non cade nel convenzionale o nell’urlato. “Si va bene ma dicci il titolo no?” Prima vi dico che ha ormai cinque anni, mi direte “un saggio che ha cinque anni probabilmente o l’abbiamo già letto o è superato”. Giusta obiezione ma credo che questo testo di Giorgio Galli e Marco Caligiuri “Come si comanda il mondo” (Rubettino) non abbia attratto l’attenzione che merita e forse si pone malgrado la vicinanza con gli eventi e i riferimenti nel filone della storia, che andrebbe sempre letta con un po’ di distacco, soprattutto questa che affronta il tema del potere, ma da cui dobbiamo imparare. Rileggerlo ora fa addirittura cogliere meglio alcune dinamiche. Parliamone.
Il terzo è un librettino talmente piccolo (60 paginette scritte anche in corpo abbastanza grande) da non destare nessuna preoccupazione e persino qualche riserva nei bibbliovori. È abbastanza recente: dicembre 2020 e il titolo sa di “cronaca”: “Vedere l’alba dentro l’imbrunire. Scenari plausibili dopo il covid-19” di Paolo Benanti. Sapete chi è? Un teologo della Gregoriana che ha uno dei migliori Blog che io conosca sui temi caldi dell’etica, della tecnologia e sostanzialmente su ciò di cui dovrebbe occuparsi la politica. (Tra parentesi .. e non ridete.. vi consiglio anche i suoi “Digital age” e “Homo faber”). Perché ve lo suggerisco? Perché lo trovo arditamente alla ricerca di nuovi equilibri. Vi prego leggetelo e parliamone.
Questa volta voglio aggiungere anche due libri che non sono “saggi” ma che appartengono al dominio della “narrativa”. Il primo è un piccolo testo di Éric-Emmanuel Schmitt “La notte di fuoco” mentre il secondo è un giallo “La moglie perfetta” di Roberto Costantini; due libri diversissimi ma accomunati da un filo sottile lascio a voi scoprirlo. Buone letture e a presto!
Ops mi dimenticavo l’articolo, anzi gli articoli! Anche qui sono due: il primo 4 paginette di “le scienze” di questo mese “gli algoritmi e la popolazione” (se dovessi dargli io il sottotitolo direi “come condiziono gli equilibri”). Il secondo è un articolo di “internazionale”(1406) della rubrica Scienza. “Le formiche saltatrici fanno a meno della regina”. La riflessione a cui mi ha condotto è di nuovo connessa con l’equilibrio in questo caso delle forme organizzative utili alla comunità biologica (delle formiche) … Adesso ho davvero concluso ciao!
Gigi Baradello