La scuola in Piemonte: tra criticità e opportunità

Il Rapporto INVALSI 2024 fornisce una fotografia dei risultati scolastici in Italia, mettendo in luce differenze territoriali significative. Il Piemonte mostra dei numeri che alternano punti forti e debolezze.

I risultati nella scuola primaria

Le prove INVALSI di italiano e matematica in Piemonte presentano un quadro misto. Per l’italiano, gli alunni di seconda e quinta elementare riescono a mantenere livelli di apprendimento in linea con la media nazionale, in particolare il 67% degli studenti di seconda raggiungono almeno il livello base nelle prove di italiano: un dato positivo anche se leggermente in calo rispetto agli anni precedenti. Per la quinta si osserva un leggero miglioramento in rapporto ai risultati del 2023, con un incremento del numero di studenti che raggiungono livelli di competenza più elevati, soprattutto in matematica.

Tuttavia, la percentuale di studenti che si colloca nelle fasce più basse rimane significativa, attestandosi intorno al 30-40% in alcune aree. Questo dato segnala una sfida importante per il sistema scolastico piemontese, che deve lavorare per colmare i divari di apprendimento, soprattutto nelle zone più svantaggiate della regione.

Scuola secondaria di primo e secondo grado

Nel passaggio alla scuola secondaria di primo grado i risultati tendono a stabilizzarsi, con il Piemonte che continua a mantenere una posizione intermedia rispetto alle altre regioni del Nord Italia. In particolare, nelle prove di italiano e matematica della terza media circa il 70% degli studenti raggiunge almeno il livello base, con una leggera flessione rispetto agli anni precedenti alla pandemia, ma con segnali di ripresa.

La situazione diventa più complessa nella scuola secondaria di secondo grado, in quanto emerge in modo più netto il divario tra scuole e territori. Nelle prove di italiano l’8% degli studenti del secondo anno delle superiori si colloca nella fascia più bassa, il livello 1, mentre solo una minoranza eccelle. Questo dato è problematico in special modo nei corsi tecnici e professionali dove la fragilità negli apprendimenti appare più marcata; nei licei, e soprattutto negli istituti tecnici, si registrano punte di eccellenza: il 17,8% degli studenti raggiunge il livello massimo nelle prove di italiano e matematica, un dato incoraggiante che sottolinea la presenza di una buona preparazione, seppur limitata ad alcune aree.

Criticità e cause

Una delle principali problematiche evidenziate dal Rapporto INVALSI è la persistenza di divari di apprendimento tra i diversi territori del Piemonte. Le aree urbane, come Torino, tendono a mostrare risultati migliori rispetto a quelle più periferiche o rurali, tale disparità è influenzata da fattori sociali ed economici, con gli studenti provenienti da famiglie con un bagaglio culturale più elevato che ottengono risultati mediamente migliori rispetto ai loro coetanei in condizioni più svantaggiate.

Inoltre, il Piemonte, come molte altre regioni italiane, risente degli effetti del Covid-19, poiché la didattica a distanza ha avuto un impatto negativo sugli apprendimenti, soprattutto nelle fasce d’età più giovani e tra gli studenti con difficoltà di accesso alle risorse digitali. Sebbene ci siano segnali di ripresa, i dati suggeriscono che ci vorrà ancora tempo prima di un recupero pieno del terreno perso durante la pandemia.

Conclusioni e prospettive

Il Piemonte si trova a una situazione critica per quanto riguarda i risultati scolastici. Mentre in alcune aree emergono segni di eccellenza, soprattutto nei percorsi liceali e tecnici, permangono sfide significative nelle scuole professionali e in quelle zone più problematiche della regione. La strada verso un sistema educativo più equo e inclusivo passa attraverso interventi mirati, come il potenziamento delle risorse per gli istituti in difficoltà, il rafforzamento della formazione degli insegnanti e un maggiore sostegno agli studenti che faticano.

Per il futuro dovrà continuare l’impegno per colmare i divari di apprendimento e garantire a tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro situazione socioeconomica, le stesse opportunità di successo scolastico. Le prove INVALSI, pur non essendo l’unico indicatore di qualità dell’istruzione, rappresentano comunque uno strumento per monitorare e migliorare il sistema educativo.