Il fatto
Il “fatto” dal quale desideriamo partire si presenta puntuale tutti gli anni, da un po’ di tempo, coinvolgendo molti cittadini e sollevando ogni volta discussioni e polemiche, tralasciando forse il contesto più generale e complesso nel quale si situa.
Parliamo dei limiti alla circolazione per veicoli che non rispondono ad alcuni criteri stabiliti dalle normative europee (i famosi Euro da 0 a …). Regioni e amministrazioni locali stabiliscono le regole sulla possibilità di utilizzare tali mezzi in base ai dati sulle condizioni dell’aria e sugli inquinanti presenti.
Per quanto concerne l’area torinese riportiamo alcuni stralci della sintetica presentazione fatta dal sito di “Avvenire”.
«Anche il Piemonte ha dichiarato guerra all’inquinamento firmando l’accordo di Bacino Padano che coinvolge specifiche aree urbane ed emanando il “Protocollo operativo per l’attuazione delle misure urgenti antismog” a cui sono invitati ad aderire i Sindaci delle Città con più di 15.000 abitanti che presentano situazioni di criticità per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. A Torino, in particolare, c’è un blocco totale e definitivo (24/7 per 365 giorni l’anno) per tutti i veicoli Euro 0. Stop ai diesel Euro 1 e 2 per tutto l’anno dalle 8 alle 19, e da ottobre a marzo, negli stessi orari, per i diesel Euro 3. Altre limitazioni saranno poi introdotte in base ai livelli di allerta dello smog.»
Il riferimento nella nostra regione è il “Protocollo operativo per l’attuazione delle misure urgenti antismog”.
La Regione ha diffuso una sintetica presentazione delle misure antismog e sul suo sito mette a disposizione un “cruscotto” con le informazioni relative ai blocchi nelle varie aree.
La Città di Torino ha emanato delle disposizioni relative alle limitazioni alla circolazione.
Sul tema sono consultabili molti articoli usciti sugli organi di informazione: articolo de “La Stampa”, articolo di “Repubblica”.
Panoramica dei blocchi nelle varie regioni del nord su investireoggi e il Post.
Il commento
Le nostre riflessioni
Oltre alle semplici considerazioni (ad esempio, se una persona possiede una vettura Euro 1 non può utilizzarla in certi periodi e in orari prestabiliti) derivanti dall’esame delle regolamentazioni, crediamo che la questione debba essere posta in un modo più ampio, in rapporto a considerazioni di diverso tipo.
Proviamo a richiamarle brevemente.
La prima è ovviamente di carattere ambientale, riguarda l’aria che respiriamo, le emissioni provenienti da varie attività umane, e molto altro.
Una seconda concerne la mobilità, la necessità di muoversi per le ragioni più diverse, e si collega alla disponibilità di mezzi pubblici adeguati, a un uso corretto dei veicoli privati.
Un’altra tocca le condizioni economiche: chi ha le risorse può acquistare mezzi al passo con le evoluzioni delle normative, chi non le possiede si deve accontentare mi mezzi vecchi e sottoposti alle limitazioni.
C’è poi la più generale corsa continua alla fabbricazione di nuovi prodotti, il simbolo forse sono gli smartphone, che rende obsolete apparecchiature, auto comprese, perfettamente funzionanti, ma invecchiate (o fatte invecchiare!) precocemente. Questo elemento si connette al modello di sviluppo al quale assistiamo, tutto teso alla vendita e al consumo di “cose”, poco attento ai risvolti collegati all’uso delle risorse naturali, energetiche, e anche alle ripercussioni ambientali.
I problemi sono dunque complessi e articolati. È nostra intenzione invitare a riflettere, fornendo qualche informazione, qualche stimolo e, speriamo, la voglia di approfondire e costruirsi una propria opinione in merito.
Una discussione aperta
Sul quotidiano “Avvenire” sono stati pubblicati due interventi sul tema, uno favorevole e uno contrario.
Le fonti
Alcuni spunti dalla DSC
A questo link riportiamo, tratti dal Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, alcuni brani che aiutano a riflettere sul tema dell’ambiente.
Tra le encicliche è importante ricordare, ovviamente, la Laudato si’ di Papa Francesco.
Un po’ di documentazione
Legambiente ogni anno pubblica un dossier sulla situazione dell’aria nei centri urbani, a questo link è possibile consultare l’ultimo diffuso del gennaio 2018.
L’Arpa e la Regione hanno diffuso la Relazione sullo stato dell’ambiente in Piemonte per il 2018, a questo link è presente una sintesi.
In merito ai problemi di circolazione e trasporto nelle città italiane l’associazione Euromobility ha presentato il suo XII rapporto sulla mobilità sostenibile.