Il rapporto annuale ISTAT 2024, presentato il 15 maggio presso Palazzo Montecitorio, fornisce una panoramica completa e dettagliata della situazione economica, sociale e demografica dell’Italia. Questa 32ª edizione del rapporto affronta i cambiamenti e le dinamiche del Paese in quattro capitoli principali: economia italiana, cambiamenti del lavoro, condizioni e qualità della vita, e l’Italia dei territori.
Economia italiana
L’economia italiana ha registrato una crescita più elevata rispetto alla media dell’UE, superando anche Francia e Germania. Questo risultato positivo si è accompagnato a un miglioramento nel mercato del lavoro. Tuttavia, l’Italia ha dovuto confrontarsi con un significativo aumento dei prezzi delle materie prime importate, che ha iniziato a raffreddarsi solo alla fine del 2022. Questo episodio inflazionistico ha avuto un impatto differenziato su imprese e famiglie, riducendo il potere d’acquisto soprattutto tra le fasce meno abbienti. La performance economica degli ultimi anni segue due decenni di adattamento difficile ai cambiamenti competitivi e alla transizione digitale.
Cambiamenti del lavoro
Il mercato del lavoro ha visto una notevole ricomposizione, con una crescita significativa nel settore dei servizi che ha guadagnato 2,4 milioni di occupati, mentre l’industria ha perso oltre 500.000 posti di lavoro e l’agricoltura circa 140.000. Gli incentivi degli ultimi anni hanno invece riportato il livello di occupazione nelle costruzioni ai livelli del 2004. Nonostante la crescita dell’occupazione, la soddisfazione lavorativa varia: il 59,3% dei lavoratori si dichiara complessivamente soddisfatto del proprio lavoro, con percentuali più alte al Nord rispetto al Sud.
Condizioni e qualità della vita
Negli ultimi dieci anni, il divario tra le condizioni economiche delle diverse generazioni si è allargato. I giovani hanno subito maggiori difficoltà, con un peggioramento delle loro condizioni economiche dopo la grande recessione. L’aumento dell’inflazione degli ultimi tre anni ha ridotto in termini reali le spese per consumo delle famiglie, aumentando la distanza tra le famiglie più ricche e quelle più povere. La povertà assoluta ha colpito il 9,8% della popolazione nel 2023, con un incremento significativo rispetto al 2014. La spesa media mensile per consumo delle famiglie è stata di 2.728 euro, con forti differenze regionali: le famiglie del Nord-Ovest spendono in media 2.967 euro al mese, contro i 2.195 euro del Sud. Anche l’uso di Internet è cresciuto, soprattutto tra i giovani, con un’alta percentuale di utenti regolari e un divario di genere annullato, sebbene permangano differenze territoriali e di istruzione.
L’Italia dei territori: sfide e potenzialità
Il capitolo finale del rapporto affronta le sfide e le potenzialità delle diverse regioni italiane. Viene evidenziata la necessità di sviluppare ulteriormente le competenze digitali e le infrastrutture per migliorare la competitività. Nonostante i progressi fatti, permangono criticità, soprattutto nello sviluppo delle competenze digitali. Il rapporto sottolinea anche la necessità di migliorare la competitività attraverso un’innovazione continua e una maggiore integrazione delle tecnologie digitali nelle attività produttive e nella Pubblica Amministrazione.
Conclusioni
Il rapporto annuale ISTAT 2024 offre un quadro dettagliato della situazione italiana, mettendo in luce sia i progressi fatti che le criticità ancora presenti. La crescita economica e l’aumento dell’occupazione sono elementi positivi, ma l’impatto dell’inflazione e le disparità regionali e generazionali restano sfide significative. La digitalizzazione e l’innovazione sono identificate come aree chiave per il miglioramento futuro, con la necessità di colmare i divari esistenti e promuovere una crescita inclusiva e sostenibile.
Questa sintesi evidenzia l’importanza di considerare le diverse dimensioni della realtà italiana per comprendere appieno le dinamiche in atto e le sfide future del Paese.